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      - : il vento investe il bosco, e l'ondeggiare delle cime dei pini mi sembra saluto mestissimo dell'autunno che muore.... Addio!...
      - Poesia! - suonarono a me d'intorno i fremiti della gran lira di Dio, dalle mille e potentissime corde vibranti in ogni atomo delle cose create. Amore! Dissi sorrisi del cielo alla terra la blanda luce dei crepuscoli e l'azzurra immensità degli spazi dell'aria e i lieti colori dell'arcobaleno. Amore abbracciò! Chiamai vincoli di una unione fecondatrice i raggi solari e le piogge. Amore sorrise! Chiamai saluto il tremolare delle stelle, contemplazione il prodigio delle tenebre, assopimento d'estasi amorosa il silenzio notturno e bacio il riflettersi della luna sulla superficie delle acque. Amore suscitò le divine armonie della natura! Ascoltai voci di un linguaggio inesauribile nei venticelli che accarezzano i fiori e danno al mare il gorgoglio e l'argento della spuma!... Guardai la terra. Amore abbracciò, sorrise, suscitò le divine armonie della Natura. La terra si popola d'animali e si veste di piante. Dall'elefante all'infusorio, dal pardo bellissimo al verme, dall'albero il più spaventoso per mole alla vegetazione microscopica, dalla rosa ch'è la regina della primavera, a quella parmenia che fa orrendi i crani insepolti, passa ed accende e trascina una corrente animatrice. Nozze perpetue nella Natura, sulla terra, nelle acque, nell'aria, sempre l'opera di una potenza ineluttabile, maga divina dalle multiformi trasformazioni. Guardai l'uomo. Amore abbracciò, sorrise, suscitò le divine armonìe dell'anime innamorate.


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Storia di un'anima
di Ambrogio Bazzero
Fratelli Treves Milano
1885 pagine 355

   





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