E porge fiori alle tombe... - Andate, andate per la via fatale che vi è prescritta. Chi ama piangerà per voi. Sempre comprendeste l'amore. E l'amore è fede.
E se la fede cancella il dolore a poco a poco è dono d'Iddio. Dico a voi che piangete, a voi che sorridete,
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Foglietto II: Confessioni. Foglietto III: A mia sorella. Foglietto IV....
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- Perchè non legge più, marchesa?
- Mio Dio!... perchè.... sa lei?... Sono commossa,...
- Ha gli occhi rossi.
- Non so.... Ho paura che ci arrivi una brutta notizia.... È un presentimento: chi ha scritto queste cose si è gittate in mare.... Temo.... Perché furono sparsi quei foglietti sull'acque?... Temo un suicidio.... Chi può avere scritto?
- Si ricorda, marchesa, di quell'artista che a Vado andò in omnibus, chiacchierò tanto e poi perdette l'albo? Il vento l'avrà portato al mare, quell'albo, l'avrà sfogliato, disseminando le confessioni su per l'acqua.... Si ricorda di quel poverino?
- Era ubbriaco!
POESIA.
Porto di Genova.
O Zena procace, dall'Aquasola dominatrice del mare e dei colli di Albaro e degli orti del Bisagno! Zena, gemmata di ville da Portofino ad Arenzano, sullo sfondo degli argentei uliveti o delle montagne boscose, con tanto azzurro di cielo da darlo a scialacquare a mille poeti! Zena, aperta al libeccio che da Spagna ancora spira l'alito infocato dell'arabe fanciulle nel sangue de' tuoi figli Sabazi, internali, ingauni e genuati. Zena, consolata dai ponentelli freschissimi puritani, bruna donna di Lerici, bionda etrusca di Sarzana, Janua antica, perfino le tue fortificazioni mi sembrano fascie e corone d'amore alle pendici caldissime!
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