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      L'esule che cammina, che cammina, canta la canzone fanciullesca della sua terra.
     
      Vedesti il mare, o esule? Vedesti il lavoro eterno ed alterno dell'onda coll'onda? Così è dell'uomo: è perseguito dall'infinito, è sbattuto all'infinito. Oh fortunato se sopra il suo capo vede brillare una stella!
     
      Carità somma è nella musica. È raggio di sole, è bacio di luna nell'anima del cieco.
     
      Che cosa è un libro di filosofia? Troppe volte è l'abito di lusso che copre la povertà del cuore.
     
      La mamma t'insegnò che sempre sei sotto l'ali di un angiolo custode: la vita t'insegnerà che sarai sempre sotto l'incubo di un ghigno, il ghigno del dubbio. Oh, se puoi, rammenta sempre la mamma!
     
      Ama la poesia. Essa dà l'ali al cuore.
     
      Ama i cimiteri. Se la fede che hai nel cuore è fioca come il lumicino a notte acceso sulla tomba, deh! prendine cura, alimentala, soccorrila coll'amore. Che direbbe l'angiolo bianco custode nel piissimo luogo, se, passando innanzi la croce, nemmeno potesse leggerne il nome? Il lume che hai nel cuore sia vivido, così vivido sarà agli occhi di Dio il nome di chi ami.
     
      Nulla avvi che maggiormente possa agghiacciare l'anima quanto l'elegante disprezzo che la società collo spirito arguto dei giovani versa sulle cose più intime e più sacre per affetto.
     
      Ama la solitudine. Se qualcuno sorge fra i tuoi timidi ed occulti pensieri, tu prima di domandarlo con altro nome, chiamalo con questo, - fratello! - E se tu arrossirai, la tua solitudine sarà popolata.
     
      Per chi studia e studia l'uomo scettico? I vermi della terra non fanno distinzione tra il suo cervello fastoso di nullità filosofiche e quello del vulgare idiota.


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Storia di un'anima
di Ambrogio Bazzero
Fratelli Treves Milano
1885 pagine 355

   





Dio