A sinistra s'incontra lo stabilimento idroterapico di Cossilla, un bianco fabbricato tutto ad archi acuti soprapposti, elegante, tale che l'immaginazione dentro ci gioca, cercando l'insidia degli sprazzi d'acqua, e, forse pių, degli sprazzi di luce de' begli occhi. Una signora in veste da camera stancamente si sorreggeva ad una colonnina di un loggiato, e pareva una figura veneta, nell'attesa della gondola tizianesca. Poi la strada s'inerpica e lascia gių vedere, oltre l'insieme grandioso, i dettagli pittorici di certi ponticelli di legno, certe chiuse fresche, e siepi e casette e cascate e rompimenti, e certe nicchie erbose da destare la vocazione d'eremita. Oh! cara mia, non voglio dimenticare le belle macchiette: le donne e gli uomini attendono ai lavori, non ci alzano il capo incontro, ond'io solamente ti so dire che recano falcioni da fieno e corbe, o tranquillamente girano il fuso della conocchia o impagliano scranne: ma i bimbi e le ragazzine sono creature con una faccia bellamente audace, con un corpo tondo, sodo, sicurissimo, macchiette da acquerellare sul tuo album. Non so i nomi dei paeselli: so bensė che in ognuno c'č una fontana ristoratrice. Lo stabilimento idroterapico che di quando in quando ci addita il vetturale colla sua frusta, si viene avvicinando all'occhio, con grande inganno, perchč la strada raddoppia i giri ed i rigiri. Un po' di pazienza ancora. Infanto ci sono sempre da ammirare i bei massi quarzosi, i pendii sparsi di fieno falciato, e i castagni che curvano i loro rami con protezione sui passeggiatori.
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Cossilla
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