- Quando?
- Ma non ha letto il programma? No? Oh guardi mo! Domenica avremo la cerimonia religiosa: poi i giuochi profani, cioè il tempio di Bacco con zampilli di vino, la corsa nel sacco, il ballo popolare, e a dopo pranzo, ancora il ballo, la lotteria artistica, i fuochi di artifizio, il falò. Un complesso da far strabiliare i bagnanti d'Andorno e di Cossilla.
- Ma bene! ma bene!
- Vedremo. Così ci sarà un po' d'allegria: qui la vita è troppo monotona, e sì che c'è tanta gente!
- Tutti i giorni il direttore deve rifiutare domande.
- Persino gli abbaini sono occupati,
In questo crocchio non c'è male. Peccato che scenda la notte.
*
* *
Prima di recarmi nel salone voglio bisbigliare con te:
- Perchè sei così triste?
- Io? no.
- Ma sì!
- Ti sbagli.
- Che cosa aspetti?
- Una tua stretta di mano.
LAURA.
III.
Oropa, 27 agosto 1874.
Amica,
Devi sapere ch'io sono venuta ad Oropa coll'Albo da disegno e qualche libro, di quelli che, scritti in faccia alla natura, vogliono essere letti sotto l'immenso cielo, con una zolla d'erba a leggìo, con un fiore a segno, coll'auretta che ne volge le pagine, quasi profumando i pensieri ad esse consegnati. Cara amica, tra pochi giorni io partirò da questi monti! Sono certissima che l'albo mi farà spargere qualche lagrimuccia, quando co' suoi fogli disegnati mi rammenterà i luoghi cari alla meditazione, quando colle traccie dei fogli staccati mi ricorderà le manine gentili, che strinsero la mia in rendimento di grazie. Quei libri, colle righe sottolineate appassionatamente, letti e riletti nei brani descrittivi, declamati in quelli affettuosi, poseranno sul mio tavolo da lavoro, in città, non più aperti nella triste semiluce, a carissimo ricordo, a dubbiosa promessa: - A tante persone ho detto: a rivederci l'anno venturo.
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Bacco Andorno Cossilla Oropa Albo
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