... Un giornale? Che cos'è? Come si fa? Che affaracci ci sono laggiù nel basso mondo?... Mah? È gran che se l'uomo capisce qualche cosa delle sessantamila lire, dell'articolo di fondo, dei dispacci turchi e dei serbi. Ma ecco il bollettino meteorologico: - 32, 34, 35 gradi! A Milano si bolle come la minestra, a Bologna si va in brodo, a Firenze si prepara l'arrosto. Oh implacabile cielo! Cielo, che ti compiaci dei nostri foulards agitati, degli incessanti ventagli, dei nobili sudori e dei plebei, delle tolette svelatrici e de' costumi senza foglia o camicia! - Mi pare di vederla questa Milano! - dice l'uomo: - Vampeggiano i tetti coi mille fumaiuoli abbrunati, vampeggiano i selciati lucidissimi, vampeggia il Duomo, come un gigante calcinato dal sole, e sulla maggiore aguglia la povera Madonnina dorata saetta dei baleni scottanti. La città è mezzo deserta. Chi ha fretta s'impaccia sotto le tende sporgenti dalle botteghe e magari sogna una cabina da bagno in riva al mare: corrono gli omnibus e i broughams sopraccarichi di bauli, colle bianche faccine di dentro, che vanno a farsi brune, e i cocchieri sul serpe, colla facciona cioccolatte, che, rubando la corsa al padrone, andranno all'osteria a farsi biondi: gli scolaretti, che all'esame hanno trovato lo scoglio del greco o dell'algebra, fanno trottare le sartine, e le sartine, nell'odoroso percale, sudate, rubiconde, rompono l'aria insidiosamente: gli uomini d'affari hanno comperato il parasole: le sentinelle personificano la rassegnazione umana: i preti guardano insù; ma solo le portinaie discinte escono giù cogli annaffiatoi in mano e i numeri del lotto in cuore: il cielo è un piombo che non lascia sperare una stilla.
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