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      Stamattina, questi nomi erano muti, colle, passo, comba, alp, cima, horn, erano bianco su nero, parole: a quest'ora sono quel che sono! - Si guarda l'itinerario pel domani: e quei nuovi nomi, quelle nuove x diventano desideri ardentissimi. E si ciarla, si ciarla, poi si prendono dalla caminiera del salon i biglietti litografati dell'Hôtel et Pension, si leggono le promenades et environs - ascensions principales - voyages - le elevazioni sul livello del mare delle principali vette dei monti nei dintorni: si sa che on parle allemand, français, italien - on tient des mulets et des guides pour la commodité des Voyageurs: fanno pietà in un angolo i parasoli delle signore e gli alpenstock bianchissimi col cornetto di camoscio e i cappellini alla moschettiera colla piuma spavalda: si scarabocchia il nome sull'albo dei forestieri. Guarda, guarda: c'è il dottor tale, milanese, peuh! C'è la famiglia tale! Schiva! Tutte scarpette basse e piedini di butirro!... Vicino s'ode nuovamente il suono del pianoforte e un calpestìo di danze... La fiamma della candela sembra ingrossarsi al nostro occhio, vestirsi di nubi vaporose, razzare, tremolare: la mano stropiccia gli occhi come per cacciarne fuori delle briciole di pane pungenti, la testa si china sulla Guida, il ghiacciaio dell'itinerario si allarga come un lenzuolo... un lenzuolo di un ottimo letto... Chi dà un letto?... Intanto che già si sogna vagamente e penosamente di camminare per scheggioni, per grotte, per frane, attraverso ghiacci, la cameriera ci tocca su un braccio.


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Storia di un'anima
di Ambrogio Bazzero
Fratelli Treves Milano
1885 pagine 355

   





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