Si ciarla a colazione, in questo refettorio di gaudenti, si ciarla tutto il giorno nella sala, sul piazzaletto, sulle lobie, si passeggia e si ciarla prima di pranzo, facciamo toletta; e poi ciarliamo a pranzo. A pranzo tu vedresti freschissime vesti bianche, pettinature d'ottimo gusto col fiore alpino, gioielli preziosi, trine delicate, e, quel che più importa, visini allegri, nobili, capricciosetti. Qui vi sono molte signore torinesi, una signora milanese, che villeggia a Broni, la inglesina, la francese e la Y X.
Siamo in fondo a una valle, passano dinnanzi povere contadine vestite di panno rosso e vecchie insaccate di panno nero, vediamo picchi e ghiacciai; pure, amica cara, qui a dopo pranzo si risuscitano come cose attuali le mode, gli spettacoli, i pettegolezzi della città.... Si spogliano giornali di moda e cronache segrete.... Dove sarà la marchesa T. di Milano? - A Chamounix. - E la poetessa P. A. R. di Faenza? - Mi dicono ai bagni di mare. - La marchesa-alpinista D. M. di Genova è all'Oropa. - Chi sarà alla salute di Cannobbio?- La V. di Milano e la contessa S. di Bergamo. - Mi dicono che all'Oropa ci siano dei colonnelli bellissimi e simpatici. - E ad Andorno molti milanesi.
Sfogliamo le cronache segrete: - Perchè l'Y un anno è ammalato di nervi, un altro di stomaco, un altro di gambe, e va un anno all'Oropa, un altro anno a Santa Caterina, un altro al mare? - Perchè? - Perché all'Oropa, a Santa Caterina, al mare è andata la X. - Indaghiamo questa X. - Veste sempre all'inglese, ha il parasole-alpenstok, predilige la penna d'aquila nel cappellino.
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