La ricca nobiltà milanese vi restò a tripudio, quando uscì ad incontrare Beatrice d'Este, che arrivava sposa a Galeazzo Visconti. Potenza successe a potenza, pietà a pietà, mistero a mistero... Infine, nel 1795, la più prosaica caria bollata era affissa ai venerandi battenti colla cera rossa. E oggidì la locomotiva, tagliando il pratello della pace antica, sbuffa faville ai morti, e passa fischiando...
L'abbazia sorge vicina al villaggio, e coi ruderi del convento è chiusa da una cinta. Entrando nella corte per una volta oscura, si ha dinnanzi la chiesa, ragguardevole edifizio, con una cupola ottagona, sovrastata da una torre ad archi, a colonnine, a piramide: le linee sono dignitose, le tinte robuste, e i dettagli qua e là accentati dai curiosi scherzi del tempo e del caso. L'ignoranza degli uomini piccoli vuol mostrarsi dove può: eccola chiarissima, pretensiosa, patentata, nel guasto arrecato alla facciata, Povero secolo decimo settimo! Dio sa com'hai resa barocca anche la preghiera!
L'interno della chiesa è grande, tetro, umido: un segreto squallore vi regna: la solitudine co' suoi misteri, la semiluce coi pochi raggi del giorno, colle ombre freddicce, fanno parer eterni i passi sul pavimento: e va e va: - e danno all'aria un che di morto, di chiuso, d'ammuffito, che tronca il respiro, e assopisce il pensiero in una incertezza di languore,... Fantastichiamo?
Ma in questo stato d'anima, il cuore a un tratto affretta i palpiti, con un sentimento dolcissimo di speranza o di ricordo: eccoci desti! e si gode d'esser desti, d'amare, di dover combattere, di voler vivere!
| |
Beatrice Este Galeazzo Visconti Povero Dio
|