Pagina (350/355)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      ... Vi ricordate tutto? Vi ricordate il dono che avete fatto a un povero poeta? Vi ricordate come la vostra mano, sguantata, fosse pił flessuosa e confidente e olezzante di muschio?
      Siete tornata a casa stamattina alle sette, in una carrozza coi vetri appannati, con una pelliccia di tigre, sui coltroncini imbottiti, con una amica che ciarlava e col marito che taceva: avete fatto una dormitona fino a mezzogiorno, sognando baffi neri e baffi biondi: avete sonnecchiato sino alle due, decisa pei baffi neri: e sino alle quattro, convinta invece pei biondi: e covate sotto, obliqua, come una liopardessa, aspettando caldamente che i botoletti di scuderia abbaino dietro agli staffieri che faranno dondolare sulle dodici molle, trascinandolo fuori dalla rimessa, il gran cocchione pel corso di gala.
     
     
     *

      * *
     
      Gli ubbriachi erano stramazzati per la ventesima volta: e le mascherine si erano messe strillare, dileguandosi agli angoli delle vie.
      Quaresima! quaresima! - sembrava intonasse il primo campanone del Duomo al di sopra del colpevole silenzio dell'alba; e la sua voce pareva il rimbrotto cadenzato di un nonno certosino che sta allineando una processione che si sbranca e non vuol andare verso le tombe: e le campanelle pettegole di cento campanili sopra i solai deserti si sbatacchiavano ossesse colle ciarle dottoresche delle matrine incuffiate che tormentano i bimbi per l'esame di coscienza.
      O santo, o santone, che ci hai a dire col tuo fatidico tuono di bronzo?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di un'anima
di Ambrogio Bazzero
Fratelli Treves Milano
1885 pagine 355

   





Duomo