Ma altro che colazione e pranzo!
dissero a due voci il Marchesino e don Annibale. "Immaginatevi, proseguì quest'ultimo, tutto quanto può esservi in un ben fornito albergo colà su si trova tutto: v'è ogni sorta di vivande, di vini, di frutti, di dolci: ma che credete che sia una barcaccia come le altre? C'è la sua cucina, la credenza, una sala, con tutti i suoi comodi come in una casa. Quel correre poi sull'acqua rompendo l'aria vibrata montanina, eccita un appetito, una fame da divorare il ferro, e trovare a propria richiesta qualunque ghiottoneria, ed essere fra le agiatezze come in un ricco palazzo, è un piacer tale da quasi non credersi. Via, non ci mancate, datemene parola e credetemi che non v'andando perdereste un raro complesso di divertimenti: - - E fareste uno sproposito da sapervene male per tutta la vita", soggiunse il Marchesino.
Ed averne le beffe universali
, aggiunse colla sua voce dilicata, e con tal modo di rimprovero la Contessina.
Stretto così da tutte le parti divenne pel Conte impossibile il battersi in ritirata. "Se in realtà è così, rispose stropicciandosi le mani lentamente, se assolutamente lo volete, per me ci vengo volontieri; ma domani, ed accennò per terra coll'indice della destra come fermasse un patto, domani a sera qui, e dopo dimani alla Villa".
Oh! ciò s'intende, replicò il Marchesino pago oltre modo del riportato consentimento, e diede a donna Amalia uno sguardo di trionfante compiacenza a cui ella rispose con un sorriso, mostrando negli occhi tutto ciò che una bella donna sa farvi apparire per affettuosamente ringraziare.
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