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      Di lì a poco, il tuono che non avea ancora che susurrato leggiermente, s'udì trascorrere rimbombante per la volta del cielo, ed in seguito ad un lampeggiare più spesso e più vivo, a scoppii più clamorosi di tuono che tutto scossero quel casolare, incominciò un martellare ruinoso di grossa grandine che dava pel tetto, pei massi e le boscaglie della montagna.
      Sono certamente, o Madre, esclamò Rina a quello scroscio compresa di terrore, sono i demonii che dal monte Bisbino vanno alle caverne del Tivano, e passando presso alla cappella dell'Eremita, scagliano per rabbia le fiamme e la tempesta, strascinando le loro catene
      .
      Orsola, che stava assorta in tristi pensieri per l'annunziata improvvisa comparsa de' nemici in que' dintorni, al che s'aggiungeva la dolorosa persuasione dell'impossibile ritorno del marito in una notte in cui il cielo sì fieramente imperversava, scossa dalle parole della figlia: "Cred'io pure, disse, che i maligni spiriti si siano scatenati sulle nostre montagne, ma sai tu perchè? Perchè vi si sono accostati coi Ducali gli Svizzeri, fra cui stanno uomini che abitano di là dai monti coperti di neve, che hanno rinegata la fede. Oh se tutto lo strepito che c'è nell'aria fosse fatto dai diavoli che se li portano e li affogano ad uno ad uno, m'accontenterei vedere il lago in burrasca e star qui sola con te sino all'ingiallire delle foglie. Io spero intanto che Falco co' suoi compagni, per l'aiuto de' morti e del Santo Crocifisso, si sarà posto in salvo, giacchè gli amici di Musso gli accolgono sempre con gran festa, e se non fosse colà, egli conosce per qualunque sponda uno scoglio dietro cui l'onda non può flagellare la barca.


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Falco della rupe o la guerra di musso
di Giambattista Bazzoni
Ant. Fort. Stella e figli
1829 pagine 359

   





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