La di lui inaspettata comparsa portò somma contentezza all'anima di Orsola e di Rina, che da tre giorni stavano fra la paura e l'angoscia, poichè avendo desse veduto con somma loro sorpresa e spavento passare per quelle acque la numerosa flotta Ducale, e udito il lontano rimbombo e confuse narrative della battaglia datasi presso Bellaggio, non che dell'immensa strage d'ambe le parti ivi commessa, tremavano che Falco, avendovi avuta necessaria parte, non vi fosse rimasto ferito, o prigioniero, o ben anco ucciso. L'ardito guerriero montanaro rimproverò loro que' dubbii e quelle paure, siccome effetto di debole animo femminile, e ripetè per rianimarle in somiglianti casi la massima assai divulgata in quella pregiudicata ignoranza di tempi, e a lui fatta cara e probabile dal trascelto periglioso modo di menare la vita, che, cioè, a ciascuno era prefisso dalla propria costellazione o pianeta il fatale momento, e che alle umane forze non era dato nè anticiparlo nè evitarlo, ed essere quindi vano ogni studio di precauzione e difesa, ed inutile l'angosciarsene. "Per ciò, diceva, vuotando una tazza e prendendo il suo moschetto per ripulirne gli ordigni da fuoco, per ciò anche il povero Guazzo ha seguíto il figlio della vecchia Comare di Palanzo all'altro mondo, mentre io che esposi la testa ed il petto a dugento palle più di lui non ho avuto ben anco la più piccola graffiatura".
Ne sia ringraziato il Santo Crocifisso! (disse Orsola non istraniera in tutto al fatalismo adottato dal marito, ma la cui molta sensibilità la rendeva incapace dell'apatia che esso voleva ispirarle per farla tranquilla) e possa sempre avvenire così sinchè io sono in vita, e sin che questa nostra figlia non abbia trovata una casa ed il braccio d'un uomo che come il tuo la difenda e sostenga
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