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Quant'essa leggiadra, riprese Gian Giacomo, altrettanto valente è il padre suo. Questi è quel Falco abitatore della rupe di Nesso, quello il cui nome suona così terribile ai nostri nemici. Due volte ei sottrasse Gabriele ad imminente pericolo di morte; e fatto comandante d'una nave dell'antiguardo della mia flotta, diede nell'ultima battaglia le più segnalate prove di destrezza e coraggio, per cui l'ho caro e lo stimo siccome uno de' miei più prodi guerrieri
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Il conte Borromeo, come tutti gli altri astanti, andava contemplando curiosamente Falco, a cui l'ardito portamento, la fierezza, sebbene alquanto mitigata, della guardatura e dei lineamenti, il giaco di maglia che portava sotto la schiavina da rematore, i pugnali infissi nella cintura, e la rete d'acciaio che gli copriva il capo davano il più marcato aspetto d'un formidabile pirata. Il Conte s'era maravigliato alle prime nel vedere il Medici accogliere con segni di tanto favore un uomo di quelle sembianze, ma udite quest'ultime parole: "Vi sono anche sul nostro lago Maggiore, disse, molti Locarnesi ed Intraschi che adoperano con somma perizia tanto il remo quanto l'archibugio, ma dirò, o Castellano, che nessuno può stare a petto di costui se giunge a meritare sì aperta lode da un condottiero d'armati come voi siete".
Egli non è ammirato soltanto da me: tutti quelli che salirono la flotta dovettero palesamente convenire del suo valore. Or permettetemi, nobile Borromeo, che mentre facciamo la via alla zecca di Musso, che mi diceste vi piace vedere, io m'oda da lui la relazione del compimento d'un incarico che gli confidai
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