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      Splendeva pure la lorica sul petto a Gabriele che s'era arrestato a lui vicino, ma nel suo viso scorgeasi tuttavia un non so che di pietoso ed umano che faceva bello su quel volto il dolore.
      Guardateli, esclamò Falco coll'accento della rabbia più intensa; guardateli quei lupi iracondi e vigliacchi! essi vogano e s'aggirano per queste acque contenti di ciò che hanno fatto. Fuggono la mattina innanzi a noi cacciati dalle nostre palle e dai nostri ferri, e vengono sulla sera ad infuocare le abitazioni senza difesa e ad uccidere le donne e gli inermi terrazzani. Ah sgherri incendiarii, assassini! Ma guai a voi, se avete poste le mani su di esse! Falco respira ancora, e le punte de' suoi pugnali entreranno tante volte ne' vostri cuori quanti capegli avrete torti a loro
      .
      Il piano della tua rupe è oscuro, disse con ansietà Gabriele; certamente la tua capanna non fu veduta; essa non arde, ed è d'uopo dire che i Ducali non vi pervennero ancora: affrettiamo i nostri passi, e giungeremo a sottrarre le donne prima che i nemici se ne avveggano
      .
      Si mossero immantinenti, e giù per la china del monte, risalirono l'erta al di sopra dell'affuocata Nesso, udendo i gridi ed i lamenti disperati dei miseri abitatori, di cui alcuni vedevansi fuggire pei sentieri del monte sottraendosi così alla rabbia dei soldati, i quali in gran numero coperti di ferro, nude le spade, s'aggiravano, intorno a quelle ardenti e crollanti ruine sterminando chiunque degli abitanti a loro s'affacciava.
     
     
     
      CAPITOLO DUODECIMO.
     
      Minacciose le fiaccole ardenti,


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Falco della rupe o la guerra di musso
di Giambattista Bazzoni
Ant. Fort. Stella e figli
1829 pagine 359

   





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