Son degli astri ne' cieli roventi;
Su la nube la nube ricade,
Ed i venti - - con lunghi lamentiVan dicendo "ritorna chi fu".
Tu sei pallida pallida;
Tu sei tremante e tacita,
Chè l'aleggiar de' spiritiNell'aere già senti,
E l'appressar terribileE lo gridar de' spenti
Di morte annunziator.
DIODATA SALUZZO. Ipazia, poema.
Batte forte il cuore ad entrambi mentre a rapidi passi salgono l'erto sentiero della rupe. Pervengono finalmente sul picciol piano dietro il casolare, s'avvicinano a questo, la porta è chiusa, l'interno è muto, nè luce alcuna trapela dalla finestra e dagli spiragli. Falco bussa la porta; chiama prima sottovoce, poscia chiaramente, ma nessuno risponde; ne scuote i cardini, ma resiste perchè saldamente serrata. Gabriele non sa che pensare; ambedue rimangono silenziosi investigando col pensiero che mai potesse essere avvenuto delle donne.
Qui i Ducali non sono montati di certo, disse Gabriele, perchè non avrebbero lasciato incolume il tuo abituro: quindi io spero che tua moglie e la figlia alla vista dei nemici e dell'incendio si saranno poste in salvo cercando rifugio in qualche casolare della montagna
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Le capanne dei pastori, rispose Falco, sono disabitate a cagione delle nevi, ed esse non avevano pratiche colle genti d'intorno. Non so immaginarmi dove mai possono avere rivolti i loro passi...E se mai (aggiunse con fuoco) avessero nel fuggire dato ad essi nelle mani?...
Come mai saperlo? esclamò Gabriele: terribile incertezza!... Vedi?...molti Ducali si sono raccolti sul lido; scendiamo giù verso le case dove il fuoco è già spento, e tentiamo spiare se mai le avessero prese, onde adoperare tostamente ogni mezzo per liberarle
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