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      E perchè metter l'uomo nella terribile contradizione, o di mancare a Dio, o di concorrere alla propria rovina? cosicchè la Legge, che obbliga ad un tal giuramento, comanda o di esser cattivo Cristiano, o Martire. Il Giuramento diviene a poco a poco una semplice formalità, distruggendosi in questa maniera la forza dei sentimenti di Religione, unico pegno dell'onestà della maggior parte degli uomini. Quanto sieno inutili i Giuramenti lo ha fatto vedere l'esperienza, perchè ciascun Giudice mi può esser testimonio, che nissun Giuramento ha mai fatto dire la verità ad alcun reo; lo fa vedere la ragione, che dichiara [pag. 45] inutili, e per conseguenza dannose tutte le Leggi, che si oppongono ai naturali sentimenti dell'uomo. Accade ad esse ciò che agli argini opposti direttamente al corso di un fiume: O sono immediatamente abbattuti e soverchiati, o un vortice formato da loro stessi li corrode, e li mina insensibilmente.
      Prontezza della Pena
      Quanto la pena sarà più pronta, e più vicina al delitto commesso, ella sarà tanto più giusta, e tanto più utile. Dico più giusta, perchè risparmia al reo gli inutili e fieri tormenti dell'incertezza, che crescono col vigore dell'immaginazione, e col sentimento della propria debolezza; più giusta, perchè la privazione della libertà, essendo una pena, essa non può precedere la sentenza, se non quando la necessità lo chiede. La carcere è dunque la semplice custodia d'un Cittadino, finchè sia giudicato reo, e questa custodia essendo essenzialmente penosa, deve durare il minor tempo possibile, e dev'essere meno dura, che si possa.


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Dei delitti e delle pene
di Cesare Beccaria
1764 pagine 84

   





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