E pure gli adulterj, la greca libidine, che sono delitti di difficile prova, sono quelli, che secondo i principj ricevuti ammettono le tiranniche presunzioni, le quasi-prove, le semi-prove (quasi, che un uomo potesse essere semi-innocente o semi-reo, cioè semi-punibile, e semi-assolvibile), dove la Tortura esercita il crudele suo impero nella persona dell'accusato, nei [pag. 78] testimonj, e persino in tutta la famiglia di un infelice, come con iniqua freddezza insegnano alcuni Dottori, che si danno ai Giudici per norma, e per Legge.
L'adulterio è un delitto, che considerato politicamente, ha la sua forza, e la sua direzione da due cagioni; le Leggi variabili degli uomini, e quella fortissima attrazione, che spinge l'un sesso verso l'altro; simile in molti casi alla gravità motrice dell'universo, perchè come essa diminuisce colle distanze, e se l'una modifica tutt'i movimenti de' corpi, così l'altra quasi tutti quelli dell'animo, finchè dura il di lei periodo; dissimile in questo, che la gravità si mette in equilibrio cogli ostacoli, ma quella per lo più prende forza, e vigore col crescere degli ostacoli medesimi.
Se io avessi a parlare a Nazioni ancora prive della luce della Religione, direi, che vi è ancora un'altra differenza considerabile fra questo, e gli altri delitti. Egli nasce dall'abuso di un bisogno costante, ed universale a tutta l'umanità, bisogno anteriore, anzi fondatore della Società medesima, laddove gli altri delitti distruttori di essa hanno un'origine più determinata da passioni momentanee, che da un bisogno naturale.
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