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      102] difficile tra membri, che si osservano tra di loro, e sono tanto meno interessati ad accrescere la propria autorità, quanto minore ne è la porzione, che a ciascuno ne toccherebbe, massimamente paragonata col pericolo dell'intrapresa. Se il Sovrano coll'apparecchio, e colla pompa, coll'austerità degli editti, col non permettere le giuste, e le ingiuste querele di chi si crede oppresso, avvezzerà i sudditi a temere più i Magistrati, che le Leggi, essi profitteranno più di questo timore di quello, che non ne guadagni la propria, e pubblica sicurezza.
      Ricompense.
      Un altro mezzo di prevenire i delitti è quello di ricompensare la virtù. Su di questo proposito osservo un silenzio universale nelle Leggi di tutte le Nazioni del dì d'oggi. Se i premi proposti dalle Accademie ai discopritori delle utili verità hanno moltiplicato e le cognizioni, e i buoni libri; perchè non i premi distribuiti dalla benefica mano del Sovrano, non moltiplicherebbeno altresì le azioni virtuose? La moneta dell'onore è sempre inesausta, e fruttifera nelle mani del saggio distributore.
      Educazione.
      Finalmente il più sicuro, ma più difficil mezzo di prevenire i delitti si è di perfezionare l'educazione, oggetto troppo vasto, e che eccede i confini, che mi sono prescritto, oggetto, oso anche dirlo, che tiene troppo [pag. 103] intrinsecamente alla natura del Governo, perchè non sia sempre fino ai più remoti secoli della pubblica felicità un campo sterile, e solo coltivato qua, e là da pochi saggi. Un grand'uomo, che illumina l'umanità, che lo perseguita, ha fatto vedere in dettaglio quali sieno le principali massime di educazione veramente utile agli uomini, cioè consistere meno in una sterile moltitudine di oggetti, che nella scelta e precisione di essi, nel sostituire gli originali alle copie nei fenomeni sì morali, che fisici, che il caso o l'industria presenta ai novelli animi dei giovani, nello spingere alla virtù per la facile strada del sentimento, e nel deviarli dal male per la infallibile della necessità, e dell'inconveniente, e non colla incerta del comando, che non ottiene, che una simulata, e momentanea ubbidienza.


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Dei delitti e delle pene
di Cesare Beccaria
1764 pagine 84

   





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