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      Il partito liberale, il popolo coi suoi amici, arditi e franchi marciarono con coraggio a conquistare i loro diritti senza troppo curarsi del tradimento dei loro comuni nemici. Il partito retrogrado assolutista, seppe trarre profitto di questa fiducia, e con calunniosi rapporti cominciò a spargere la discordia fra il popolo e chi se ne era fatto suo difensore. Si snaturarono carattere - pensieri e fatti dei nemici dell'austriaco: i liberali più non si riconobbero fra loro: lo straniero perdette ogni stima per noi, ogni simpatia.
      Io assistetti al dramma, ed a quella catastrofe fui presente, le di cui conseguenze sì fatalmente risente l'infelice Italia. Nel percorrere d'uno all'altro capo l'Italia udii narrarmi in mille modi un fatto, del quale io stessa era stata testimonio. Al mio arrivo in Francia ebbi a sentire mille racconti, e tutti dal fatto così lontani, che assolutamente impossibile ne rendono la cognizione della verità. E come si potrà, scriverne la storia. Come tramandare ai posteri causa ed effetti di avvenimenti presi sotto aspetti tanto diversi, nessuno approssimantesi al vero? Solo per dare una nozione esatta di questi fatti intraprendo a narrarli. La mia testimonianza non sarà accettata da tutti per valida: sarà interesse d'alcuno il confutarla; ma il tempo dimostrerà la verità del mio scrivere, scevro da ogni spirito di partito. La verità ha un accento, che ella sola può dare, e che là ove ella è, tosto si riconosce.
     
      I
     
      La storia d'Italia dei cinque ultimi mesi comprende due ordini di fatti fra loro ben differenti.


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L'Italia e la rivoluzione italiana
di Cristina di Belgioioso
Remo Sandron
1904 pagine 169

   





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