A tal partito si trovavano questi due funzionari, quando rovesciato dall'insurrezione tutto l'edificio dell'austriaco dominio, non restava costituita che la sola autoritą municipale, di cui era presidente il Casati.
Il governo provvisorio, che formar si voleva, doveva di forza averlo a presidente. La stessa ragione condusse al potere il conte Borromeo.
Il conte Durini fu podestą e amministratore di rara capacitą: il conte Giulini uno dei mecenati della Rivista Europea, ed uno dei capi del partito, o piuttosto della piccola scuola degli umanitari: il conte Alessandro Porro giovane naturalista di merito, e collaboratore del conte Giulini: Berretta uomo intelligente, conosciuto pel suo attaccamento alla casa, ed al sistema austriaco: il conte Pompeo Litta di rara capacitą distintiva fornito: furono i principali colleghi di Casati e Borromeo. Ad essi si unirono i rappresentanti di quelle cittą, che come Milano avevano cacciati gli Austriaci, ed aderito al nuovo governo della capitale.
Leggendo i nomi dei membri del governo provvisorio penserą forse taluno, che a Milano, e nelle altre cittą il popolo abbia scelti i suoi rappresentanti, e loro attribuito il sovrano potere. Se ne disinganni. Quando fero rimbombava il cannone, sotto il rumor delle fucilate, e del suonar a martello: mentre inesorabile la morte percorreva le nostre contrade, e le sorti s'agitavano d'Italia: la pił parte di coloro che noi nomammo pił sopra, si riunģ al palazzo Marino. Lą si distribuirono gl'impieghi, si partirono il potere.
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