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      Ben a ragione d'inesperienza nell'arte militare i Lombardi si accusavano: ma perciò appunto impiegar si dovevano nella sola guerra, che lor convenir potesse, nella guerra di fazione. Nei 36 anni, che durò l'Austriaco regime, l'onore comandava ai Lombardi di astenersi da ogni pubblico impiego: non restava loro, che darsi alla frivola vita dell'uomo di società od al pacifico ozio dei campi. Pertanto il Lombardo è bravo: nei cinque giorni diede prova di coraggio: ma il valor naturale senza una scuola, privo di ammaestramento e di educazione non basta a formare un buon soldato. I generali incaricati di creare un'armata Lombarda non ne avevano il tempo necessario. Ventiquattro ore bastavano ad organizzare un corpo di volontari, che con molto maggior vantaggio avrebbe rimpiazzati dei reggimenti, che non si potevano disciplinare. Carlo Alberto voleva far la guerra con la sola armata Piemontese, e bisogna pur dirlo, perciò egli evitava d'ogni sua possa l'intervento Francese: per questo rifiutava la spada di ufficiali e generali stranieri venuti in Italia per servire la causa della nazionalità, per rendere libera una Nazione: per questo ai volontari Lombardi avverso si dimostrava, a malincuore il soccorso degli altri Stati d'Italia accettava.
     
      III
     
      Vedremo ora come il Governo Provvisorio d'accordo col Piemonte le dimande dei corpi franchi Lombardi accogliesse; e lo faremo prendendo sott'altro aspetto la cosa. Uguale inesplicabil trattamento dei corpi franchi Lombardi, si ebbero i generosi, che in corpi volontari, od in regolare armata accorsero, d'ogni parte d'Italia.


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L'Italia e la rivoluzione italiana
di Cristina di Belgioioso
Remo Sandron
1904 pagine 169

   





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