Da Goito le truppe piemontesi avean ripiegato su Cremona: il giorno dopo venivano a Pizzighettone: all'indomani arrivavano a Lodi: il re avea portato il suo quartier generale a Codogno, grossa borgata a cinque miglia da Cremona sulla strada di Lodi. Fu a Lodi che per la prima volta le truppe sarde fecero sosta. Bisognava lasciar tempo a lord Abercombry di abboccarsi col generale nemico, per dimandargli un armistizio di due mesi.
Abitavo allora la campagna, a tre piccole leghe da Milano sulla strada di Pavia dalla parte di Lodi. Dacchč tristi avvenimenti avevano aggravata la nostra situazione, non lasciavo passar giorno senza venire in cittą: importava, moltissimo, a mio credere, che quei nobili e ricchi, che per patrio amore e devozione alla causa godevano stima, colla loro presenza protestassero contro l'esempio d'emigrazione, che ci veniva da parecchie grandi famiglie di Milano.
Come seppi l'armata a Lodi, risolsi portarmi colą: mi premeva avere precise informazioni degli ultimi fatti: volli prima accertarmi, qual fosse lo spirito della popolazione della cittą, e della campagna. Quando partii per Lodi (2 agosto) Milano era tranquilla. Carlo Alberto, si diceva, non avendo potuto tenere la linea del Mincio per difetto di viveri(19) essersi dovuto ritirare all'Adda: lą attender l'arrivo dell' armata francese ed i rinforzi della sua riserva e della guardia mobile nazionale. Il generale Olivieri aveva confermato non solo, ma dato pieni poteri al comitato di difesa: questi lungo l'Adda, spediva degli ingegneri a fare dei forti ed innalzar il livello dell'acqua in modo, che non si potesse passare a guado quel fiume: le autoritą di Cassano d'Adda (grossa borgata sulle rive di quell'acqua a 4 miglia di Milano) avevano ricevuto l'ordine di rompere il ponte.
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