Non essere vera la mancanza di viveri perchè v'erano farine già apprestate per otto giorni e provvigioni di grani per quindici: - non essere vera la mancanza di denaro, perchè, quantunque in cassa vi fossero poco più di 100,000 franchi, già il Comitato aveva provveduto, perchè in quello stesso giorno e nel succesivo fossero ricossi i quattro milioni per la prima rata del prestito forzoso toccato a Milano ed essersi poi anche pensato siccome a rimedio estremo all'espediente della carta monetata. Non negando del resto l'asserita mancanza di munizioni per l'esercito assicurava che però la città ne era a sovrabbondanza provvista. Questo quanto ai motivi: quanto alla massima l'avv. Restelli dichiarò, come membro del Comitato di Pubblica Difesa, come cittadino e come italiano, di protestare, come protestò contro quell'ignominioso patto: che quantunque l'esercito piemontese, ritirandosi al di là del Ticino, abbandonasse la città a sè stessa, questa doveva difendersi fino all'estremo: essere la popolazione disperatamente disposta alla difesa come se ne aveva avuto una prova nell'entusiasmo mirabile dimostrato nella formazione delle barricate, e nell'accorrere festosa all'armi nel giorno antecedente, e durante la notte, anelando che il nemico attaccasse: dover esser codesto entusiasmo secondato e non paralizzato turpemente da una umiliante capitolazione: che se la città era destinata a soccombere, sarebbe caduta salvando almeno l'onore, che invece da quella capitolazione era vilmente compromesso.
| |
Comitato Milano Comitato Pubblica Difesa Ticino Restelli
|