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      Dal partito retrogrado-gesuitico di Piemonte si tenta di insinuare gelosie e rancori fra il popolo lombardo ed il popolo ligure e piemontese. Si ardisce spingere la calunnia fino a tacciare la Lombardia di tradimento. Nč il popolo lombardo ha tradito il piemontese, nč il popolo piemontese ha tradito il lombardo. E l'uno e l'altro furono traditi dal partito retrogrado e dal re. Stiamo in guardia contro questo partito che vorrebbe disunirci, perchč deboli abbiamo a subire il giogo del dispotismo. I due popoli hanno le stesse nobili tendenze, hanno le pių vive reciproche simpatie, sono fratelli della stessa famiglia italiana: e il popolo lombardo, quantunque esser dovesse tristissimo lo scioglimento che il re e i suoi cortigiani preparano alla questione italiana, viva pur sempre e riconoscente conserverā la memoria verso la valorosa armata piemontese dei tanti stenti, dei tanti sacrifici sofferti, del tanto sangue versato per la comune nostra emancipazione. Ma dove v'ha il tradimento, sveliamolo francamente senza reticenze, senza riguardi, senza paura. Sono momenti supremi di estremo pericolo della patria. Il partito retrogrado che ci tradisce tenta di farsi strada al potere, ed il re lo seconda. Alcuni giornali, certamente di oneste intenzioni, cercano di salvare il re, dicendolo tradito e non traditore. In questo caso sarebbe un imbecille, indegno di reggere i destini della nazione. Ma oramai chi sia e quale sia questo re, ce lo insegnano pur troppo le nostre sventure. Egli ha perduta l'Italia; ma noi tutti, Lombardi, Veneti, Liguri, Piemontesi, noi tutti che formiamo una sola famiglia, vogliamo salva questa santa causi dell'Indipendenza della nostra patria sventurata!


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L'Italia e la rivoluzione italiana
di Cristina di Belgioioso
Remo Sandron
1904 pagine 169

   





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