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      Riguardando agli altri generi di vettovaglie constava pure che la popolazione di Milano nel rapporto d'aumento suespresso si trovava provveduta di vino per più di tre mesi; di salumi, formaggio e lardo per un tempo assai maggiore.
      Le abbondanti requisizioni fatte dallo stesso Municipio di Milano per sovvenire con doppia razione al maggiore sostentamento delle truppe piemontesi nei giorni 3 e 4 agosto, sopratutto di buon pane, buon vino, carni, lardo, panzette, formaggio, provano che non vi poteva essere per queste vettovaglie alcun timore di vicina penuria, essendone, meno il vino, rimasta nei rispettivi magazzini di scorta una buona quantità, la quale probabilmente sarà stata in seguito consumata dalle truppe nemiche.
      Perciò conchiudo, a piena giustificazione del mio ufficio e della Città di Milano, che la sudecantata scarsezza di viveri pel caso d'assedio (che all'emergenza doveva intendersi non durevole almeno quanto si esigerebbe da una vera fortezza) non potrebbe essere per nessuna guisa calcolata siccome una verità di fatto sostenibile, e che quindi non doveva essere apposta dal sig. conte di Collegno fra le cause che avessero indotto il suo re alla strana capitolazione di cui certamente un giorno saprà dar giudizio imparziale la storia.
      Gradisca le proteste ecc.
      Lugano 16 agosto 1848
      Del suo aff.moPietro Molossi.
     
      DOCUMENTO V.
     
      Vista l'urgenza di provvedere colla maggior sollecitudine la città di Milano della granaglia necessaria al suo approvvigionamento,
      Il Comitato di Pubblica Difesa


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L'Italia e la rivoluzione italiana
di Cristina di Belgioioso
Remo Sandron
1904 pagine 169

   





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