Concittadini! Nello scompiglio degli uffizi, nell'abbandono degli impiegati, non rimasero che i sottoscritti al doloroso incarico di dirvi le estreme parole in nome della Patria. Concittadini, il cuore ci sanguina nell'annuziarvi la seguenteCAPITOLAZIONE.
1.° La città sarà risparmiata.
2.° Per ciò che, dipende da sua Ecc. Aus, promette di avere per rapporto al passato tutti i riguardi che l'equità esige.
3.° Il movimento dell'armata sarda si farà, in due giorni di tappa com'era già convenuto coi generali sardi.
4.° Sua Ecc. accorda a tutti quelli che vogliono sortire dalla città la libera sortita per la strada di Magenta fino a domani a sera.
5.° All'incontro da una parte domanda l'occupazione militare di porta Romana alle otto del mattino e l'entrata dell'armata e occupazione a mezzogiorno.
6.° Il trasporto degli ammalati e feriti si farà nei due giorni di tappa.
7.° Tutte queste condizioni hanno bisogno di essere accettate da parte di S. M. il re, di Sardegna.
8.° S. Ecc. il maresciallo domanda la liberazione di tutti i generali, officiali ed impiegati austriaci che si trovano in Milano.
S. Donato, 5 agosto 1848.
Firmati: Hess, tenente maresciallo quartier mastro dell'armata - PAOLO BASSI podestà di Milano - Luogotenente generale conte SALASCO, capo dello Stato Maggiore generale - Capo dello Stato Maggiore SALASCO.
Voi vedete da questa che la vita l'onore, le fortune dei cittadini quieti saranno risparmiate. Faccia Dio che la promessa non menta!
Ma a voi, gioventù robusta; a voi quanti potete ancora reggere un fucile e sopportare una marcia: resta a far una solenne protesta a favor della Lombardia.
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