Furonvi in Lombardia nel 1809, al tempo della sollevazione del Tirolo a pro dell'Austria, molte congiure fra i nemici occulti della Francia e i perturbatori del Tirolo; ma queste nimicizie, questi contrasti sono cose, per così dire, da nulla in paragone delle guerre di rivoltosi che insanguinarono il mezzodì dell'Italia per tutto il tempo che durò la dominazione francese, o poco meno.
I due partiti rimasero per lunga pezza a fronte l'uno dell'altro; e mentre i difensori delle idee novelle si strignevano attorno ai Francesi, offrendosi loro devoti; i fautori dell'antico reggimento carteggiavano con Vienna, e speravano tutto dal tempo e dall'impetuosità dei loro avversari. Il broncio italiano non potrebbe tuttavia durar gran fatto; perocchè quegli che tiene il broncio condannasi da sè a non far nulla, e l'Italiano, poco contemplativo, vuole anzi tutto e ad ogni costo operare. A poco a poco i malcontenti si ammansarono, e negli ultimi anni del regno napoleonico in Italia le nobili case lombarde che non erano rappattumate col governo, e i capi delle quali non tenevano una carica di qualche fatta, erano assai poche. Tutta quanta l'amministrazione, tranne pochissime eccezioni, era affidata a' nativi, e gli uffizi dell'esercito italico erano per la massima parte dati ad uomini italiani. Con tuttociò l'entusiasmo col quale i Francesi erano stati accolti in Italia, era spento. I filosofi amici dell'eguaglianza dolevansi che non uno dei pregiudizi da loro aborriti fosse stato distrutto.
| |
Lombardia Tirolo Austria Francia Tirolo Italia Francesi Vienna Italiano Italia Francesi Italia
|