A quello di servire all'ambizione d'un uomo e di un popolo stranieri entrambi dell'Italia; di sorreggere alcuni istanti di pių uno stato di cose per cui l'ultim'ora dovea ben presto scoccare, e che null'altro avea fruttato agl'Italiani che menzognere promesse, e quindi speranze deluse.
Conferivano pure altre circostanze ad aggravar l'avversione de' Lombardi inverso al vicerč. E diremo anzi tutto, per non omettere di notare le pių puerili, che vi conferivano i portamenti dei conti Paradisi e Vaccari, due dei principali sostegni del partito francese in Italia. Il conte Paradisi, di Modena, era un dotto, un bell'ingegno, uomo d'aspetto aggraziato, di nobili e affabilissimi modi, ricco assai, di nome chiaro e di grande autorevolezza. Non cosė ben nato, nč cosė dovizioso, nč dotato di tanta grazia come il conte Paradisi, il conte Vaccari, suo amico, ponea, per cosė dire, in comune con lui il suo capitale d'ingegno e il bel conversare, a tal che l'uno e l'altro formavano come il centro d'una eletta brigata in cui difficil cosa era l'ottenere l'accesso. Coloro cui piace segnare attorno a sč stessi come un cerchio cui a pochi č dato superare, non sanno di quant'ire contro di sč medesimi facciano sacco. I begl'ingegni sono sempre un po' mal visti dal vulgo; ma una brigata di begl'ingegni che tengasi a bella posta appartata per non mischiarsi con esso, dee tenersi certa d'incorrere pienamente nell'odio e nell'ira sua. In una cittā poco ragguardevole per ampiezza e per frequenza di abitatori, in un tempo di generale irritazione, e di effervescenza delle passioni politiche, ambiziose, egoiste, non v'č calunnia, non beffa, non ischerno da cui una brigata di begl'ingegni possa preservarsi.
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