Pagina (185/218)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il difetto di simpatia o, per meglio dire, l'indifferenza che i condannati videro sui volti nel loro passaggio, ne esacerbò certamente l'angoscia. Un grand'amore di patria richiedesi per esporsi a siffatta ventura; e la storia di queste splendide annegazioni è il più valido argomento che si possa addurre per ismentir formalmente le parole di tutti coloro che ritraggono l'Italia come un mucchio di rovine abitate da una schiatta tralignata.
      Poichè ho fatto cenno dell'indifferenza delle popolazioni lombarde inverso a quei condannati, mi tengo in debito di rettificare la esposizione di un fatto, il quale, narrato da un testimonio di buona fede, è stato cionnonpertanto falsamente e calunniosamente interpretato, per modo che una città se ne tenne offesa tutta intiera. L'Andryane lagnossi delle fischiate e delle vociferazioni con cui i condannati vennero accolti al loro passaggio in Verona: ed ei non è uomo che possa cadere in sospetto d'aver alterato scientemente i fatti; perocchè, chiuso com'era in una carrozza, all'udir le fischiate al di fuori, dovette credere che quegl'insulti erano scagliati contro di lui e de' soci. Ma pure altrimenti è spiegata la cosa dai Veronesi. Un ufficiale superiore d'un reggimento del presidio di Verona, temendo certamente di veder prorompere il popolo a qualche dimostrazione di affetto, era uscito dalla città alla testa de' suoi soldati per movere incontro al convoglio dei condannati e scortarlo fino alle carceri della città. Il comandante di Verona avvisò, per lo contrario, che quel provvedimento avesse a far prorompere più facilmente quei sentimenti che importava comprimere, e mandò frettolosamente al detto ufficiale superiore l'ordine di tornare in città e di non far che la cosa dêsse nell'occhio al pubblico.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Studi intorno alla storia della Lombardia negli ultimi trent'anni e delle cagioni del difetto d'energia dei lombardi
di Cristina di Belgioioso
1847 pagine 218

   





Italia Andryane Verona Veronesi Verona Verona