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      Quel ricco non ha egli accresciuto l'avere col prestare alla Polizia segreti servigi? Quel povero resisterà egli alla tentazione d'uscire dalla miseria a patto di commettere qualche viltà? Nissuno è in sicuro da simili sospetti, cosicchè non si dà forse oggidì un Lombardo che possa vantarsi di non temere di nulla. Gli uni, come ho toccato qui sopra, hanno paura di trovarsi compromessi senza saperlo nè volerlo; gli altri paventano di non esser forti abbastanza per non commettere turpitudini; altri ancora temono di trovarsi côlti nel bivio dellapersecuzione o dell'infamia; e quelli, infine, che sono securi di sè medesimi, nol sono a sufficienza dei loro amici o conoscenti. Ond'io replico, non esservi forse in Lombardia un uomo la cui fiducia nei più intrinseci suoi amici non abbia vacillato ben più d'una volta.
      La presente generazione non è già quella del 1814 o del 1821. L'ordine naturale delle cose non porta che i figliuoli sieno formati dai genitori in guisa da rendere nel presente e nell'avvenire intiero omaggio al passato. Ogni generazione può essere, in fatti, risguardata come un gradino dell'ampia scala dell'umanità. Ma in Lombardia la generazione del 1821 non ha nemmeno adempito l'ufficio suo verso la generazione presente che gli è sottentrata. I captivi dello Spielberg, e la moltitudine degli spatriati ricoveratisi in Francia, in Inghilterra, in Ispagna o in Grecia, erano giovani quando abbandonarono la patria. Lasciarono essi per lo più una giovane famiglia, che trovossi priva repentinamente del suo capo e che perciò rimase derelitta.


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Studi intorno alla storia della Lombardia negli ultimi trent'anni e delle cagioni del difetto d'energia dei lombardi
di Cristina di Belgioioso
1847 pagine 218

   





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