Ma in ciò consiste la somiglianza tra la Polizia di quel tempo e quella dei giorni nostri. Accade bene spesso che le spie del direttore si pongono ai cenni di quei medesimi cui devono spieggiare. Stendono di conserva con essi le relazioni al Direttore, e li ragguagliano dei sospetti concepiti contro di loro, come pure dei provvedimenti loro relativi. Usa tuttora il direttore di far chiamare i cittadini nel suo gabinetto per rimproverarli o delle loro azioni o delle loro parole, od anche soltanto delle loro opinioni, e minacciarli di un pronto gastigo. Ma questo gastigo non giunge poi, e le persone abbastanza coraggiose per farsi a rispondere dignitosamente al Direttore, non si veggono per questo molestate maggiormente. Potrebbesi scrivere un volume se si volesse riferire le strane e goffe vessazioni commesse dalla censura della stampa(16); ma la sua stessa goffaggine invita ad ingannarla, e si può farlo impunemente. La domanda di un passaporto è tuttora seguìta da una chiamata del direttore della Polizia e da un interrogatorio sul far di quello accennato qui sopra. Il consiglio di andare a Vienna è dato oggidì pure, come vent'anni fa; l'instante è obbligato ad andare e venire più volte dall'uffizio dei passaporti all'anticamera del Direttore, e da questa a quello; vede gli uffiziali strignersi nelle spalle quando ei si mostra inquieto sull'esito di tanto andare e venire, ode confidenzialmente dichiararglisi che avrebbe fatto meglio a non chieder passaporti; ma pure s'ei la dura, senza lasciarsi intimorire, si può scommettere mille contro uno, ch'egli otterrà alla fine l'intento.
| |
Polizia Direttore Direttore Polizia Vienna Direttore
|