(Saggio sulla temperatura dell'interiore della terra di L. Cordier, Annales de Chimie et Phys. T. XXVII, an. 1824, pag. 136, 275).
Quelle nebbie che si osservano durante un terremoto accompagnato da accensioni e detonazioni nell'aria anche serena potrebbero essere appunto prodotte, come dissi, dall'infiammazione del gas idrogeno coll'ossigeno atmosferico, producendosi, come ben si sa, dell'acqua ossia dei vapori acquei vescicolari in parte rimasti visibili, ed in parte dispersi nel resto dell'atmosfera in causa de' grandi movimenti che in essa devon nascere pel vuoto rimasto in quella circostanza, e dell'altissima temperatura che ha luogo in quella combinazione.
In que' miei Cenni su diversi argomenti fisico-chimici, inseriti nel Poligrafo di Verona 1832, trattando dei terremoti nell'Art. I, vi ho aggiunta alcune poche riflessioni sul movimento delle fabbriche, riflessioni che io stimo novamente meritevoli di considerazione. E per verità l'abbassamento che si osserva in molti, e fors'anche in tutti gli antichi monumenti più o meno notabile sotto il livello del suolo attuale, si è, a mio avviso, attribuito troppo generalmente al successivo innalzamento del suolo stesso, sia per macerie accumulatevi nelle distruzioni e riedificazioni di città, sia per depositi di fiumi, o di mari: ma per esempio la tomba di Teodorico, monumento tanto imponente per la sua gran mole, si trova in vicinanza di Ravenna di molti piedi sotto il livello del terreno all'intorno; anzi n'è sempre il piano inferiore immerso nell'acqua la quale a quella profondità naturalmente scaturisce; nel mentre sembra che il mare si sia di buon tratto allontanato da quella città, stando alle storie: prova d'innalzamento del suolo, o d'abbassamento del mare.
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