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      1832).
      Riguardo alla causa si poteva sospettare che quell'insolita nebbia apparsa in gran parte dell'Asia, e dell'Europa nella scorsa estate, se fosse stata l'esalazione della coda di una Cometa entrata nella nostra atmosfera (mentre io piuttosto sospetto che provenisse dal nuovo Vulcano apertosi nel mare di Sicilia); e che fosse di natura tanto maligna che o per respirazione, o per assorbimento cutaneo, o per introduzione cogli alimenti e le bevande producesse in alcuni individui quella funesta malattia, allora sarebbe stata inutile ogni umana precauzione; e per cui non sarebbero poi tanto riprensibili i nostri maggiori se per alcune epidemie o contagi, lasciarono libero corso al male; sempre più persuadendosi che le comete fossero foriere di grandi mortalità. Siccome però la malattia prese origine in Asia già da qualche anno prima, bisognerebbe supporre che queste esalazioni cometarie si fossero già anche prima d'ora introdotte nella nostra atmosfera. Certo che se la malattia presenta dei caratteri suoi proprj e prima d'ora non conosciuti, come pare oramai dimostrato, non sarà poi tanto stravagante l'attribuirne le cause efficienti a molecole dotate di particolari proprietà e prima d'ora non esistenti, o soltanto di tempo in tempo cadute nel nostro pianeta. Che le emanazioni delle comete possano entrare nella nostra atmosfera, pare dimostrato, (Annuaire puor l'an. 1832); e come possa una cometa rimanere invisibile ad un emisfero se ne ha un esempio nel ritorno di quella di quest'anno.


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Del terremoto del Cholera e dell'aria cattiva
di Angelo Bellani
1832 pagine 59

   





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