.. i primi effetti insomma dell'aria cattiva. Fralle qualità sensibili proprie della Chara, è veramente speciale il puzzo che essa tramanda, per il quale in varj luoghi della Toscana, al dire degli Autori, ell'è chiamata Putèra. Ora quei che conosce quel puzzo, sentendo quel di padule, trova fra i due una tal somiglianza, che interrogato dalla sua opinione circa all'origine dell'ultimo, immediatamente decide dover dipendere dalla Chara. Le piante del genere Chara sono erbacee, viventi nell'acqua dolce, o salmastra de' fossi e de' paduli, ma giammai nelle acque del mare. Ecco perchè Venezia sebben circondata da lagune vada esente secondo me delle malattie che da quella pianta ne derivano. Le specie di questo genere conosciute in Europa sono otto: mettendone anche piccola porzione nell'acqua comune in un vaso, non tarda molto a decomporsi, e l'odore diviene talmente incomodo da produrre mal di capo, e nausee anche alle persone alquanto distanti dal recipiente. Egli è certo che i tempi più copiosi di miasmi palustri sono appunto quelli, ne' quali accade il disseccamento del fondo de' paduli, e percossi dal sole: allora anche la Chara rimane allo scoperto, e allora tutta la Puterina può volatilizzarsi, e spandersi per l'atmosfera, e specialmente per l'umidità e il fresco della notte si condensa, e viene assorbita dalla cute del nostro corpo che vi si trova esposto, oppur anche per respirazione; e che forma poi il così detto miasma. La Puterina applicata alla cute vi produce prurito, e un mal essere: il suo puzzo disgusta, e restando anche sol per un'ora in una stanza ove siavi una certa quantità di Chara, il puzzo che da essa si esala, produce gravezza alla testa, come già si disse, indi emicrania e vomito.
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