Non per tutto un maestro reputato eccellente, ha saputo far bene, o bene piacere; non per tutto un attore altrove applaudito, ha potuto incontrare le medesime acclamazioni. Oltre a ciò, per riempire tre primi teatri di tutti i gioielli, sarebbe necessario far perdere alle altre Città l'amore pel buono, ed il desiderio di avere ancor'esse il migliore. Le nuove musiche sono per altro bene riuscite, e giudicheremo delle altre aspettate. I soggetti sono per la maggior parte graditi; intendo di parlarvi insieme di musici, comici, e ballerini. Il ballo è di bello spettacolo: le decorazioni poi di un gusto squisito, ed eccessivamente dispendiose. Fra le altre cose vedreste un campo di guerrieri vestiti di lucidissimo acciajo. Una latta brunita a specchio, è la materia degli elmetti, usberghi, scudi e schinieri di quelli; e veramente abbagliano gli occhi. Il costume è l'antico italiano. I velluti, le più fini stoffe, i recami di argento e d'oro sfoggiano nelle ultime parti. Tordinona è posto in grande eleganza, e fa eccellente comparsa. Via, si è fatto qualche passo.
Non ho più carta. Salutatemi il Cav. Jachson, e Piccolomini. Alla Sig.ra Chiarina, ed al Sig. Cavaliere vostro padre fate parte de' rispetti, coi quali mi ripetoVostro amico vero
G. G. Belli - Palazzo Poli 2° piano
P.S. Voi pungete il povero D. Flavio amaramente.
Mariuccia vi saluta assai, e voi fate altrettanto per me verso tutta la vostra famiglia.
Profitto di tutti i pezzetti di bianco.
LETTERA 7.
A FRANCESCO SPADA - ROMAMacerata per Ripatransone, 25 maggio 1820
Caro Checco
Credevi che mi fossi scordato di te? Ti saresti ingannato. Io sto benuccio e l'aria è buona. Salutami tanto poi tanto Papà, Mammà, Peppe, Clementina, le famiglie Lepri e Chiodi, e tutta l'Accademia Tiberina. Né voglio omettere gli altri amici appartenenti al tuo negozio, né l'ab.e Enrico.
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