Così, io che cerco la salute, troverei la morte o di ferro, o di disagio, o di spavento, le quali tutte tre si somigliano. E quando anche il danno si ristringesse al rovinare la Casa per pagare il taglione, non sarebbe già poco. Sono tre giorni che venne in loro potere il Governatore di Napoli, il quale per la improvvisa sopravvenienza di uno squadrone di cavalleria, ebbe la grazia da Santo Jennaro di veder fuggire i suoi guardiani ed essere lasciato in camicia. Che delizie eh? Che bel secolo!
La mia salute è molto migliore che non lo fu negli anni scorsi quando io partiva da Roma. Posso dire, che in quest'anno viaggio più per preservativo che per cura. Forse vedrò parte della Toscana.
Non ho voluto indurarmi nella colpa; ed andarmene, senza tormi dalla faccia il rossore di un vergognoso silenzio. Per dire la santa verità, ho da farmi qualche rimprovero verso di voi. Tanto tempo senza una lettera! E poi quel disegno! Quella benedetta scala! Per carità, alzate la mano, e vi basti la mia mortificazione. Potrei allegare molte scuse: l'impiego, gli affari, la poltroneria... ah! questa... questa... temo che vi faccia più impressione degli altri. Ma voi non siete Nerone che di nome: e il cuore però l'avete da Tito, o se v'è stato di meglio. Dunque miserere, et parce.
L'avreste mai aspettato? Quel povero Jaxon! Qui è stato il giorno del giudizio, e mia moglie si è trovata in imbarazzi grandissimi per soccorrere alla sorella ed alla nipote, che voi avrete già vedute, o a momenti vedrete passare per costì. Ammazzato da un carnefice inglese! Dopo una cura stravagantissima, il sudore spaventevole prodotto da due pozioni sudorifere, fu arrestato da quel manigoldo con salviette inzuppate d'acqua gelata, applicate in testa, sulle braccia e sul petto dell'infelice malato. Una febbre apopletica, con vomito sanguigno ripetuto in ogni accesso novello, rapirono ben presto ai parenti ed agli amici un soggetto ripieno di tante nobili prerogative.
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