Quel plico fu diretto franco per via d'ufficio da questo a codesto Direttore postale. Contemporaneamente ti scrissi pel mezzo ordinario una lettera di avviso della spedizione. Dopo qualche tempo mancando di riscontro e temendo di smarrimenti ti replicai lettera, in occasione del doverti ringraziare dello stracchino eccellente arrivatoci spedito da uno spedizioniere di Bologna. A questa cadrebbe il riscontro in questi giorni correnti, ma intanto ricevi anche la presente e scusa la importunità in grazia dell'amicizia. Ad ogni buon fine per rimediare al caso di uno accaduto smarrimento ti unisco qui due altre copie restatemi di que' versi, de' quali ti aveva spedito le quattro. Qui è giunto ultimamente sui giornali un componimento sullo stesso soggetto del Pindemonte. Non ottiene molto successo. Figurati il mio! Avrà almeno questo mio il pregio meschino di essere apparso alla luce pel primo. Io sto sempre sulle mosse di partire da Roma appena appena la salute me lo vorrà concedere. Tu però non frodarmi di tue lettere vertenti sulle tue nuove, e sul nostro affaruccio, scrivendo direttamente a Francesco Spada orologiaio incontro alle Convertite al Corso, il quale, come già ti ho già detto altre volte, da me rivestito dell'alter ego in simile negozio, farà, riceverà, pagherà, mi avvertirà dove io sarò etc. etc. Qualora tu abbia ricevuto le due mie passate, a questa terza dirai: già m'ha rotto i c...; ma pure sai quanto è degno di scusa chi deve regolarsi nella ignoranza e nel dubbio del passato; ed in questo caso son io dubbioso ed ignaro sull'esito delle anteriori mie lettere. Sempre seguo a congratularmi delle tue prosperità domestiche, ed artistiche e te ne auguro incremento non mai pigrescente. Oggi fra Thorwaldsen e Tenerani e me si è rinnovata memoria di quella cena col biglietto d'ingresso contrassegnato da un boccale e dal motto Viva la Società, che tu immaginasti ed insieme noi due eseguimmo.
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