Finalmente ho comperato un colletto di seta foderato bianco ed orlato di pelle con fibia dietro per risparmiare un poco il fazzoletto nero che mi feci per uno scudo, il quale è forte e bello. Dunque tutta questa roba cioè soprabito, gilé di sottilissima lanetta, e colletto di seta con fibia, quanto l'ho pagata? Sessantadue paoli fiorentini. Mi sono fatto diriggere da Falconieri, il quale passò anticipatamente dal magazzino, dove si serve ancor lui, a prevenirne il padrone e spiritarlo anticipatamente; onde non mi buttasse giù. Il Contino di Campello per due vestiti ha pagato ad un sarto belli dodici francesconi di fattura e spesette. I Campelli sono partiti.
Fra una cosa e l'altra però i danari qui me se ne vanno più che a Napoli. Non credere che sia restato senza danaro, ma se per i primi di agosto potessi mandarmene dell'altro mi faresti piacere tanto più che se poi parto di qui, non sarebbe forse così facile trovare appunti per dove andrò. Mariuccia mia ti farai forse maraviglia di questa richiesta, ma se rifletti che il solo viaggio fra posto, un po' di buonamano, colazione, mance ai camerieri e stallini, dogane, polizie etc. etc. mi arrivò a 13 francesconi, se pensi alle spesette che ho fatto, al vitto, alla casa, alla imbiancatura e stiratura, ed a mille altre piccole ma frequenti occorrenze che dalla mattina alla sera si danno, vedrai che anche senza affatto spregare, il danaro me se ne fugge dalle mani senza avvedermene. Ti ripeto che anche al fine del mese mi avanzeranno degli scudi, e solo ti chiedo danaro sul principio di agosto, onde poi non trovarmi sprovvisto nei luoghi ove andassi. Ma già sento da te rispondermi il solito perché mi fai questi conti? Ciononostante è dovere che io te li faccia. Se il Cav. Falconieri non mutava opinione circa al dare una corsa con me a Livorno, ci sarei andato volontieri; ma egli non vuoi più venire, ed io solo non voglio far questa spesa.
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