Ma pure Iddio ne scampi ogni fedel cristiano. Pistoia piuttosto piacevole, ma ancor essa non molto abitata. Pescia piccola e graziosa; e così Prato.
Cercai di Labella, e non mi fu dato trovarlo neppure in casa, ove mi diressi. Questo viaggio di pochi giorni scomputato quel che avrei dovuto qui spendere pel vitto mi è costato tutto insieme cinque scudi e mezzo. In compagnia le spese divengono più tenui. Per andar nelle Marche ti dissi che meditava di passare per Bologna perché Votrontò mi aveva detto di volerci dare una corsa. La venuta del fratello o qualche altro motivo gli ha fatto variar pensiero; cosicché avendo ora io trovato un bolognese, che già conosceva da vari anni indietro a Roma, ed il quale riparte di qui con la moglie per ridursi a Bologna io mi unisco con loro, parendomi che lo allungare la strada di alcune miglia sia molto bene compensato dal vedere Bologna e la Romagna da me non viste giammai. Partirò lunedì prossimo, martedì sarò a Bologna e mi vi tratterò tre o quattro giorni al più. Di là passerò subito a Morrovalle. Non ti dico dove tu debba rispondermi, perché non so se la tua lettera giungesse a tempo di essere presa da me in qualunque delle Città, per le quali andrò facendo passaggio. Questo mio compagno di viaggio è figlio del più ricco banchiere di quella Città, giovine molto dotto, ma d'infelice struttura, ed ultimamente alquanto alienato di mente, cosicché ogni due o tre giorni sbalestra un poco ne' suoi discorsi, mescolando fra le cose più belle che si sappiano dire, le più stravaganti che si possano ascoltare. Del resto è amabilissimo, e pieno di spirito e vivacità. - Avellino ti conosce sicuramente e ti saluta. Giorgio che è guarito perfettamente fa lo stesso. Godo che Pippo stia meglio, e lo abbraccio. Galiano gradisce i saluti della Contessa, e te ne ringrazia.
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