Io meco non ho le carte necessarie alla rinnovazione del foglio smarrito, né potrò però al mio passaggio per Terni fare altro che parlare con Peppino e con Stocchi. - Cercherò D. Antonio. La cognata di Moraglia non lo vide che una volta sola, e non se ne seppe più nulla. La curiosa è che detta cognata di Moraglia un giorno prima che io arrivassi a Milano aveva impostata una lettera di riscontro ad una che io aveva inclusa per lei fra molte altre agli altri amici, in quel pacco che consegnai alla Frosconi per Calvi: il qual pacco è stato da Calvi ricevuto di recente. Ed anche Moraglia, circa 20 giorni fa, consegnò una lettera per me ad un Milanese, muratore di professione, che si recava a Viterbo e poi forse a Roma. Dunque dette lettere hanno ricevuto il riscontro della mia bocca prima che io le abbia lette; ciocché farò al mio ritorno. - So che qui è Baruzzi, incaricato da te di salutarmi: lo cercherò. - Sino ad ora ti ho giuocato a coppe: ora mi è necessario di bussarti a danari. Mi dispiace assai di dovertelo dire; ma verso i 25 di questo mese non ne avrò più. È vero che quantunque mi tardassero da Roma qualche giorno oltre il 25, non per questo qui mi mancherebbe da ricorrere. Fa il piacere di salutarmi chi ti chiede di me, e ricevi da me un abbraccio affettuoso. Il tuo P.
Bravo Cirone! Mi volevi scrivere in carta bollata eh? Studia, Ciro mio caro; e intanto io farò vedere a D. Antonio le due righe che mi hai scritto a Genova. Ti abbraccio e benedico.
LETTERA 102.
A MARIA CONTI BELLI - ROMADi Milano, 14 settembre 1829
C. Mariuccia
Ricevo la tua carissima, data il 5 corrente settembre. Questa è la seconda lettera tua che mi è pervenuta, non avendo io avuto prima di essa che l'altra del 22 agosto mentre io stava a Genova. Per la qual cosa ignoro quale specie di foglio, relativo a Vulpiani tu mi abbia dimandato.
| |
Terni Peppino Stocchi Antonio Moraglia Moraglia Milano Frosconi Calvi Calvi Moraglia Milanese Viterbo Roma Baruzzi Roma Cirone Ciro Antonio Genova Milano Mariuccia Genova Vulpiani
|