- Era la quistione a tai termini, quando il Circonciso, fatto avvisato dell'abbaglio del gazzettiere e del pericolo di Monsignore, comparve col copia-lettere sotto il braccio a difendere per acta et probata la innocenza del Nunzio. L'onesto Giudeo, possessore in giro di Banca e in metallici per circa un milione, doveva chiarire ogni dubbio con somma facilità.
E così fu. Solo si vuole, che il Caffettiere, al consueto fornimento dei dessert mosaici, si obbligasse per articolo segreto di aggiungere un'appendice in servigio de' politici e degli Epistolarii, al prezzo da liquidarsi colle differenze delle dignità e delle sportule hinc inde. Avvisato quindi l'editor Milanese del grancio, il Caffettiere rimase e rimane in pace a costruire i pasticci. - Buono per me intanto che il Sig. f.f. è andato a riunirsi a' suoi antenati!
Questi f.f. sono lettere assai ficcanaso: ed altronde un abile poliziaco deve sapere anche quello che ignora, nella stessa guisa che un'onesta spia dice la verità fino allorquando mentisce.
Siamo al solito giuoco del corriere. Se arriva in tempo, aggiungo: altrimenti abbraccio te, abbraccio Ciro, saluto gli amici, e spedisco.
Il tuo P.
Mi arriva la tua di giovedì 13. La scorro con l'occhio, e vedo che tra questa mia e le precedenti ho esaurito quanto potrei qui solo ripeterti. Solamente ti aggiungo che vidi giovedì il Corriere Belli che ti portava le carte da giuoco. Da lui avrai avuto le mie notizie orali. Ti abbraccio nuovamente con Ciro.
LETTERA 113.
ALLA MARCHESA VINCENZA ROBERTI - MORROVALLE[Da Pesaro, 8 giugno 1830]
... È vero, il tempo non è mai lungo, e la regolarità abbrevia tutto. Oltre a ciò, le medesime occupazioni ogni giorno ripetute dietro la guida del dovere e sotto lo stimolo delle affezioni domestiche acquistano ben presto ne' cuori bennati un genere di dolcezza che vanamente si cercherebbe fuori delle virtuose abitudini.
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