Il nome che può aversi acquistato il Collegio ne' vecchi tempi, tra il vecchio modo di vedere, e tra i passati bisogni del secolo, possono illuderlo come possono illudere molti altri: e se aggiungi a queste considerazioni l'altra dello stare ivi in educazione un individuo della famiglia Marefoschi a lui tanto attaccata, potrai tirare una conseguenza de' suoi elogi con poco pericolo d'ingannarti. Ma vedremo, e saprai. Intanto ti prego caldamente di passare urgenti istanze al nostro Biscontini affinché ricerchi presto fra' suoi libri, e ti dia la copia del programma del Collegio perugino ch'egli più volte mi promise in reintegrazione di quella che per di lui consenso mandai a Torricelli. Se ne avrà bisogno per fare con quella ciò che a suo tempo ti dirò. - Ho piacere che tu sii andata a visitare i miei parenti. Povera Costanza! Senza legato! - Va bene de' danari da te dati al francese di Bochet. La carta bollata per le quietanze non serve a nulla: dovremo forse litigare con Bochet? Spero di no. Come sono contento all'udire che si speri di aver trovato un buon pus! Così almeno avremo preservato quel caro figlio da un malanno. E circa a mali, mi rattrista che tu vada ricadendo nella riscaldazione. Badaci, e non trascurarla. Le migliori notizie del Principe di Piombino mi hanno fatto piacere. Da tre giorni è qui ripartito il poco di sereno e di caldo che da poco aveva ricominciato. Tira un vento da gettare per terra, fa freddo e umido: piove e vien grandine in qua e in là. Quale anno! Con tutto ciò io me la vado passando competentemente. Oggi è finito il solenne triduo celebrato in questo paese a preservazione del Cholera. Che dice ora Mazzucchelli? Ci crede che venga? Spero che i medici romani leggano le molte opere, e i moltissimi articoli de' giornali scientifici e letterarj che ne parlano in tutti i sensi.
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