Ad ogni modo ieri ritirai lo astuccetto con entro l'anello, la cui immagine bellissima è appena distinguibile attraverso di un cristalletto di superficie sfregiata. Dove tu non fossi affezionato anche a detto cristallo (il cui logoramento ti si può forse affacciare alla mente quasi testimonio del lungo uso che ne fu fatto dal tuo padre), io ti proporrei di farcelo cambiare, nel che la miniatura guadagnerebbe moltissimo. Dimmene il tuo parere.
Dàgli e ridàgli, ho finalmente parlato con Mons. Ginnasi. Mi ha fatto ripetere il discorso quattro volte, e poi non ha capito niente. In ultimo un po' bene un po' male, con qualche aiuto di fianco sono giunto a mettergli in capo la metà di quel che io voleva: ma, lo vorrai credere? si è perduto tutte le cartelle de' consolidati da lui acquistati pel di lui pupillo Michele Ajani. Cercò per tutto, a più volte, e non giunse a ritrovare queste benedette cartelle. Era curioso il vederlo mettersi le mani fra i capelli, e di tempo in tempo domandarmi se fosse danno l'averle perdute! Da un libriccino di ricordi ricavò pure l'acquisto acefalo di un consolidato che comincerebbe col tuo nella data della compera, non però nella cifra della vendita, dapoiché il tuo era di Sc. 4:50 annui ed il suo è di Sc. 6. Il prelato poi non conobbe né il venditore né il procuratore. Il tutto passò per le mani di un agente di Cambio. Ma appena io gli ripetei per la 5a volta il portentoso nome del Tassini, ammutolì, inarcò gli occhi, e mi disse: oh! il Tassini! è mio debitore: quando lo avrà trovato me lo mandi. Ci dividemmo allora colla intesa che io tornerei nel futuro sabato 4 per leggere la fatale cartella, qualora sia ritrovata. Gli lasciai memoria scritta e partii.
Intanto il portentoso nome del Tassini segue a farmi scoprire nuovi tratti del suo valore quante volte lo pronuncio nelle ricerche che ne vado facendo.
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