Questo Sig. Angiolo Rossi mi va da molto tempo facendo istanza perché io lo accompagni per tre o quattro giorni a Sinigaglia. Io non ci sono niente niente disposto e spero di sicuro di sgabellarmela, anzi me la sgabellerò. Torricelli poi mi fa per lettera più forza ancora affinché vada a passare almeno una settimana con lui. Dicendo però di no a Rossi, negherò anche a Torricelli, la cui Fossombrone è sulla stessa strada di Sinigaglia.
È vero: mi pare che Frecavalli non possa essersi piccato. Se lo vedi, salutamelo.
Di Antaldi va bene. Io aveva già preparato la lettera per impostarla questa sera. È meglio che resti inutile.
Sono obligato a Marcelli della sua cortesia.
Mi ha scritto Corazza che appena finite le mietiture farà il riscontro delle piante secondo la nota che glie ne mandai. Dice che ti mandò gli altri due prosciutti, ma che non ne ha avuto riscontro.
Babocci per ora non mi ha fatto sapere altro.
Qui piove regolarmente ogni giorno, e molte di queste acque sono temporali belli e buoni. Insomma pare che quest'anno a Perugia non vi sarà estate.
Non mi pare d'aver altro da dirti per quest'ordinario. Ti abbraccio dunque di tutto cuore, e ti prego di salutarmi chi ti chiede di me.
Sono il tuo P.
LETTERA 168.
A MARIA CONTI BELLI - ROMADi Perugia, giovedì 25 luglio 1833
Mia cara Mariuccia
Risconto la tua del 23. - Farai fare la sola gabbia piccola al prezzo di Sc. 1:20, purché sia bella e forte; e poi me ne darai avviso. Starò aspettando il Sig. Fani con le cose da te consegnategli, ed eseguirò appuntino la tua commissione col nostro figlio. L'ho veduto questa mattina, e l'ho trovato rosso e rotondo come una mela-appia. In questa settimana i suoi studii gli hanno fruttato un ottimo e tutti bene. Gli è venuta una vogliarella. Amerebbe di avere un paio (almeno) di racchette e qualche volantino.
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