Io ti abbraccio e sono di cuoreil tuo P.
LETTERA 173.
A MARIA CONTI BELLI - ROMADi Perugia, 7 settembre 1833
Cara Mariuccia
Ricevo la tua del 5, e la riscontro. Lo stesso malvagio tempo che tu mi descrivi essere stato a Roma in detto giorno fu egualmente qui, unito a un sensibile freddo, di modo che ci volle tutto il mio desiderio di udire Ciro al saggio che mi determinasse ad uscire di casa; ed uscii tutto vestito da inverno. Sono varii giorni che diluvia di continuo. Vedremo domani se vorrà, il Signor Tempo permettermi di concorrere allo spettacolo della premiazione, di cui poi ti darò un distinto ragguaglio. - Ho mandato a vedere se alla posta fosse giunto il pacco per Ciro: mi han detto di no, mentre i gruppi qui non vengono che il lunedì, siccome non ne partono che la domenica, mentre nelle sole domeniche parte di qui il Corriere per Fuligno e ne ritorna il lunedì. Gli altri due corsi settimanali si fanno per via di staffette latrici di sole lettere. Dunque darò al nostro caro figlio il regalo appena sia giunto. Circa alla spedizione della gabbia va bene; e darò a Ciro tutto ciò che vi è annesso per lui. - La tua intenzione riguardo a Costanzi è buona, ma bisogna poi vedere se il mobilio della sua casa potrà saldare gli Sc. 1200, più qualche arretrato che siavi di frutti spese etc. Oltre di ché insorgeranno delle dispute sulla comproprietà dei fratelli ed altri di famiglia. Perciò sta' oculata. Vedi di far sollecitare la liquidazione delle spese Marcucci, affinché si possa ultimare il tutto con Bianchi fin ch'io sarò qui.
Ti accludo un foglio bollato e da me firmato in bianco, onde tu te ne serva a tuo senno. L'ho sottoscritto in basso per lasciarti più spazio a scrivere: per la qual cosa, fatta prima una minuta ti regolerai sulla quantità del bianco da riempire. - Ho piacere che il nostro Biagini abbia già avuto il cerotto che mi richiese.
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