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      Caro Ferretti
      Si dà per certo che Gamurri abbia preso per sei anni il teatro di Tordinona. Si suppone pertanto che possa essere in Roma persona che lo rappresenti. Su queste due basi il Sig. Angiolo Fani, quel medesimo che tu conoscesti in compagnia del tenore Furloni, mi ha pregato di scriverti se sarebbe possibile il trovarsi un impegno per essere scritturato nel prossimo carnevale come prima viola, posto che egli ha occupato in molte orchestre, e fra le altre a Bologna, a Sinigaglia, ed anche a Roma nel carnevale rotto a mezzo dalla morte di Papa Leone. Io ignoro se tu avresti mezzi da favorirlo. Se ne hai, spero che vorrai impiegare in suo pro' qualche parola.
      Dammi nuove di tua salute, e della tua famiglia. Il mio Ciro sta bene e si fa onore. Io sto così così in questo urtantissimo clima. Ma v'è Ciro e ci vuol pazienza. Salutami gli amici e credimi sempreIl tuo aff.mo amico vero
      G. G. Belli
     
      P.S. Devi aver avuto una lettera del Prof. Mezzanotte.
     
      LETTERA 198.
      A MARIA CONTI BELLI - ROMADi Perugia, martedì 26 agosto 1834
      Mia cara Mariuccia
      Per quest'anno non sarà necessario il supplir noi ai torti che potesse soffrir Ciro dalla fortuna nel bussolo dell'estrazione de' premii. Egli a buon conto ha già assicurato il primo premio assoluto nell'aritmetica ragionata; e pel resto poi si vedrà, mentre per la lingua latina sarà imbussolato nel giorno e nell'atto istesso della premiazione solenne, la quale accadrà nel dopo-pranzo del giovedì 4 settembre. In questi giorni intanto il Signor Ciretto se la diverte, essendo il Collegio condotto a tutte le feste della Città in luoghi sicuri e distinti. Fatti leggere da Biscontini il programma de' divertimenti perugini della corrente settimana, esposto nell'Osservatore del Trasimeno di sabato 23, e a tutto quello che vi udrai (meno il teatro) i Collegiali sono condotti.


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Le lettere
di Giuseppe Gioachino Belli
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