Quando un malvagio è scoperto, al disprezzo comune deve necessariamente unire quello del proprio convincimento, nel che consiste il primo e il più tremendo gastigo della colpa. Lo studio, fatto con cuor retto e col fine di migliorare la propria natura, contribuisce prodigiosamente al conseguimento della bontà, perché chi studia cerca la verità, e la verità è come una fiaccola accesa da Dio per guidarci al possesso del vero bene. Rifletti, Ciro mio, a queste ragioni, e parlane coi dotti tuoi Superiori che ti sono in luogo di padre. Io non posso così di lontano che accennarti qualche punto che l'esame e il discorso ti debbono sviluppare in tutta la loro ampiezza e illuminare di tutto il loro splendore.
Dimmi, Ciro mio: come senti freddo? - Reciti al teatrino quest'anno?
Tutti, e specialmente Antonia ti salutano. Pochi giorni addietro parlai di te lungamente al Sig. Avvocato Gnoli.
Riveriscimi i tuoi Sig.ri Superiori ricevi le benedizioni e gli abbracci della tua Mammà. Ti stringo al cuore, e sono il tuo aff.mo padre.
LETTERA 233.
AD AMALIA BETTINI - ROMA[Roma, 20 gennaio 1836]
Mia gentilissima amica, nulla di più sconcio che le cose fuor di proposito. Avrei pertanto dovuto non mandarvi oggi le qui unite melensaggini che scrissi ieri pel libercolaccio il quale dovrà usurpare nel Vostro baule uno spazio assai meglio occupabile anche da un paio di calze da scarto. Ma il desiderio di dimostrarvi che ancor lontana dalla vista non potete esser remota dal pensiero di chi Vi conosce, mi han fatto bravare le convenienze. Due altre considerazioni contribuiscono pure alla risoluzione, un po' strana per verità in riguardo alla circostanza penosa della Vostra famiglia: l'una cioè riposta nella mia speranza che la Cecchina stia oggi meglio di quello che ieri sera mi annunziò Biscontini: l'altra appoggiata alla vostra libertà di leggere o non leggere le mie sciocchezze, secondo il vario consiglio dell'animo.
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