Rispondimi dunque, ed io procurerò di appagarti. Il giorno 12 aprile tu compirai 12 anni, cosicché quel dodici del mese sarà il più solenne di tutti gli altri dodicesimi giorni di aprile che vedrai scorrere nella tua vita. Fa' dunque in quel giorno un forte proposito di essere un uomo virtuoso e onorato. Io verrò a trovarti verso la fine di maggio, e allora ti porterò quello che lecitamente avrai desiderato e chiesto al tuo Papà che ti ama tanto. La tua Mammà ti abbraccia e benedice di cuore come faccio io. Gli amici, i parenti, i domestici e specialmente Antonia, ti salutano. Tu riverisci da mia parte i Signori tuoi Superiori. Se il vetturale non è tornato a prendere la cassetta, ci penserò poi io medesimo. - Il tuo aff.mo padre.
LETTERA 242.
AL MARCHESE ANTALDO ANTALDI - PESARO[24 maggio 1836]
Veneratissimo Signor Marchese
Per farmi più breve l'amarezza di questa lettera io Le risparmierò il racconto dei modi coi quali il Signor Marchese Ercole Suo figlio mi strascinò a spedire la citazione per scudi quaranta che in nome di mia moglie Le fu presentata il 9 febbraio pp.to, giorno di martedì e perciò postale per Pesaro. Fu allora che, scosso il Sig. Marchese Ercole da quell'atto della mia risoluzione, ruppe il Suo ostinato silenzio e mi scrisse una lettera con data del giorno anteriore (lunedì 8), ricevuta da me il dì 11, nella quale schivando ogni discorso intorno alla citazione venne ripetendo le solite promesse indeterminate e le consuete dimande di nuove tolleranze da aggiungersi alle vecchie così mal corrisposte. Risposi io il 13 accusando le tante delusioni della mia buona fede e deferenza, e nulladimeno conchiudendo che avrei accordata per gli scudi quaranta una ultima dilazione sino a tutto il mese di Marzo se al cader di detto mese mi avesse pagati scudi sessanta, stanteché coincideva in quell'epoca la maturazione del terzo trimestre di frutti arretrati.
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