Dietro le spalle del Soncino è un frate conventuale, e dietro quelle del tenente, cioè accanto al frate sta il sergente armato di fucile, cosicché sembriamo una carrozzata di dio-sa-chi.
Ho parlato con Vannuzzi e Babocci etc. Tutti ti salutano. Io aspetto buone nuove della tua salute e ti abbraccio di cuore.
Il tuo P.
P.S. Mille cose a tutto il mondo da mia parte.
LETTERA 244.
A MARIA CONTI BELLI - ROMADi Perugia, martedì 21 giugno 1836
Mia cara Mariuccia
Nel riscontrare la tua del 18 mia prima cura e principal desiderio sarebbe di occuparmi delle cose concernenti la tua salute per me preziose sopra ogni altro bene; ma poiché ti suppongo anelante di avere da me un discarico intorno allo stato in cui ho trovato Ciro, principio da questo articolo. Essendo io giunto ieri mattina un po' troppo tardi per potermi recare a vederlo, mandai subito qualcuno ad avvertirlo del mio arrivo e ad annunziargli la mia visita pel dopo-pranzo. Fu trovato tutto allegro e in grande occupazione per allisciarsi bene da tutte le parti onde farmi buona figura al mio giungere. Io dunque ci andai il giorno ed entrai la porta nel medesimo punto in cui terminavano le scuole: erano 22 ore. All'improvviso vidi da una folla di ragazzi in fondo al corridore staccarsene uno di gran carriera con tutti i libri sotto il braccio e col calamaio in mano, e gettarmisi addosso. Indovini già chi potesse essere. Ci abbracciammo e baciammo, e quindi subito mi dimandò: come sta Mammà? Bene mi ripugnò il cuore di dirglielo, nel momento che tu soffri tanto: mi riparai pertanto dietro uno di que' mezzi-termini che giovano al mondo, e gli risposi eh ringraziamo Iddio, nella idea che sempre ci suggeriscono i predicatori di lodare la provvidenza così del bene come del male. Il povero figlio fu colto al cristiano lacciuolo, e rimase soddisfatto.
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